Autenticazione a più fattori per rafforzare la sicurezza aziendale
L’autenticazione a più fattori è uno degli elementi fondamentali di ogni azienda per garantire la sua sicurezza. Attraverso questo procedimento infatti solo gli utenti autorizzati sono in grado di accedere a determinati dati insensibili. Lo scopo è quello di evitare che personale non autorizzato oppure malintenzionati possano riuscire ad accedere a elementi sensibili dell’azienda. Uno dei motivi per cui molte aziende ricorrono all’’autenticazione a più fattori è proprio quella di evitare attacchi di hacker. Senza la giusta sicurezza aumenta il rischio di furto di identità, furto di dati e di violazione dell’account dei dipendenti.
Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta e quali tipi di autenticazione a più fattori si possono trovare in commercio.
Autenticazione a più fattori: a che cosa serve?
Alcune aziende ritengono di non avere necessità di utilizzare e usufruire dell’autenticazione a più fattori. Ormai tuttavia ogni azienda ha bisogno di questa sicurezza per garantire solidità alla propria azienda. Un sistema di autenticazione a più fattori risulta essere indispensabile per garantire la sicurezza di determinate informazioni aziendali. Eccone alcune.
Bilanci della società.
Dati sensibili e personali.
La posta elettronica personale di dipendenti, amministratori e collaboratori.
Conti bancari dell’azienda e dei dipendenti.
Se si desidera che questi elementi siano messi al sicuro è necessario ricorrere all’autenticazione a più fattori.
Autenticazione a più fattori, che cos’è
Fino a qualche tempo fa l’abitudine era quella di inserire solo una password per accedere ai propri account. E sempre fino a qualche anno fa questo era sufficiente. Con l’avanzare della tecnologia i criminali informatici sono diventati sempre più esperti nel reperire le password dei dipendenti. Per questo le precauzioni che andavano bene tempo fa non sono più valide al giorno d’oggi. L’autenticazione a più fattori, conosciuta anche come MFA, è ormai uno strumento indispensabile per poter garantire sicurezza alla propria azienda e ai propri dipendenti. Con autenticazione a più fattori si intende un metodo che mira a verificare l’identità di chi richiede l’accesso a un sistema o a un’applicazione. Per fare questo richiede più di un fattore di autenticazione. Questi fattori di autenticazione aggiuntivi possono essere, per esempio, un riconoscimento digitale o facciale, oppure un’informazione e un codice che solo l’utente può possedere e che cambia di volta in volta. Autenticazione a più fattori: a che cosa serve?
Alcune aziende ritengono di non avere necessità di utilizzare e usufruire dell’autenticazione a più fattori. Ormai tuttavia ogni azienda ha bisogno di questa sicurezza per garantire solidità alla propria azienda. Un sistema di autenticazione a più fattori risulta essere indispensabile per garantire la sicurezza di determinate informazioni aziendali. Eccone alcune.
Bilanci della società.
Dati sensibili e personali.
La posta elettronica personale di dipendenti, amministratori e collaboratori.
Conti bancari dell’azienda e dei dipendenti.
Se si desidera che questi elementi siano messi al sicuro è necessario ricorrere all’autenticazione a più fattori.
Tipi di fattori di autenticazione
Ormai ci sono diversi tipi di autenticazione a più fattori che il mercato offre e che si possono sfruttare per un’azienda. Esiste infatti più di un metodo e ognuno è egualmente valido, a seconda delle proprie esigenze. Vediamone alcune.
Fattore di inerenza
Questo tipo di autenticazione a più fattori risulta tra i più avanzati a livello tecnologico e utilizza le informazioni che riguardano l’utente in prima persona. Ecco alcuni esempi di fattori di inerenza.
Attraverso la scansione della retina.
Scansioni di impronte digitali.
Utilizzo del riconoscimento facciale.
Riconoscimento vocale.
Esame della biometria dei tratti comportamentali.
Tutti questi dati risultano ovviamente protetti dall’azienda e hanno garanzia di privacy. Il sistema deve riuscire a memorizzare queste dinamiche in modo che l’autenticazione a più fattori possa riconoscere l’utente.
Fattore di conoscenza
Uno dei metodi più semplici ma sempre efficaci dell’autenticazione a più fattori è quella di verificare informazioni che solo l’utente in questione può conoscere. Questo si verifica attraverso delle domande che solo l’utente può – o dovrebbe, comunque – conoscere. Di norma, si tratta per esempio del nome di un primo animale domestico, del cognome da non sposato di uno dei due genitori, o il nome della scuola elementare. È sempre bene non condividere queste informazioni online se esse si utilizzano per l’autenticazione a più fattori.
Questo metodo risulta infatti sicuro ma non infallibile, a seconda di dove queste informazioni sono condivise. Se per esempio i social media dell’utente mostrano queste possibili informazioni, la sicurezza della privacy è compromessa e qualcuno potrebbe provare ad accedere al proprio account.
Fattore di possesso
Una via di mezzo tra i primi due tipi di autenticazione a più fattori è quella che prevede l’accesso all’account tramite un dispositivo o applicazione in proprio possesso. Per esempio è possibile che all’utente venga richiesta una chiave di sicurezza, un token di sicurezza attivabile attraverso smartphone, o applicazioni di autenticazione.
Il sistema a questo punto invia un messaggio con codice segreto al dispositivo legato all’account, che sia un tablet o un cellulare o un’applicazione. Di norma, il codice segreto è sempre differente, quindi il sistema è sicuro. Tuttavia questo tipo di autenticazione a più fattori risulta compromessa se, per esempio, si smarrisce lo smartphone o risulta rubato.
Esempi di autenticazione a più fattori più comuni
Tra i tipi di autenticazione a più fattori che maggiormente si conoscono due spiccano in particolare, ormai utilizzati da ogni azienda.
Autenticazione con PKI, vale a dire una modalità di autenticazione che si definisce asimmetrica. La definizione fa riferimento al fatto che consiste in una coppia di differenti chiavi crittografate. Una chiave è pubblica, mentre l’altra è privata e, di norma, è un token o un altro dispositivo a generarla. Per poter utilizzare la chiave pubblica è necessario disporre di quella privata, univoca.
OTP, che significa One Time Password, uno dei primi metodi utilizzati. Questo metodo si definisce simmetrico, perché genera un codice da un’app o da un token una sola volta e per un periodo di tempo limitato.
Autenticazione a più fattori, i vantaggi
Quali sono i reali vantaggi di avere un’autenticazione a più fattori? La sicurezza è la parola chiave ma andiamo più nel dettaglio per capire cosa può offrire.
Ridurre il rischio di accessi non autorizzati
Se si usufruisce di un’autenticazione a più fattori il primo vantaggio che si può notare è quello di aumentare la sicurezza della propria azienda. La possibilità che un utente non autorizzato possa entrare nei dati specifici dell’azienda diminuisce in modo drastico. Difatti, se anche un hacker o un criminale informatico riuscissero a scoprire la password di un dipendente, avrebbe comunque bisogno di un secondo o di un terzo fattore di autenticazione. Questi sono molto più difficili da reperire, di conseguenza la percentuale di sicurezza sale. Questo consente anche all’azienda di avere maggiore credibilità verso i propri clienti e collaboratori.
Protegge dagli attacchi di spam e phishing
Spesso capita che i criminali informatici cerchino di reperire la password di un utente tramite email fraudolente. In questo caso si parla di attacco di phishing, vale a dire una email creata ad arte per apparire reale e che induce a fornire i propri dati personali. È da ricordare che in nessun caso è bene fornire i propri dati personali tramite email se non si è certi della provenienza. Tuttavia, se anche questo dovesse accadere, attraverso un sistema di autenticazione a più fattori un malintenzionato avrebbe necessità di un ulteriore elemento per poter accedere all’account della persona. Si parla, per esempio, di un codice univoco oppure delle impronte digitali. In questo modo, anche se si scoprono informazioni personali tramite email, è difficile compromettere un account.
Protezione da attacchi
Al di là dei tentativi di frode tramite email alcuni criminali informatici potrebbero tentare di utilizzare un software apposito per indovinare la password di un determinato account. O, ancora, potrebbero provare a forzare l’ingresso. Attraverso l’autenticazione a più fattori questo diventa molto più complesso perché non basta un unico fattore ma servono più elementi per poter accedere a un account.
Permette di avviare iniziative digitali
Proprio perché l’autenticazione a più fattori garantisce sicurezza è possibile dare inizio ad attività digitali senza preoccupazioni. Diverse attività infatti usufruiscono dell’autenticazione a più fattori per proteggere i dati degli utenti e delle aziende. In questo modo è possibile organizzare interazioni da remoto o transizioni online senza timore che possano esserci minacce alla sicurezza.
Autenticazione a più fattori: best practice
Per avvalersi nel giusto modo dell’autenticazione a più fattori è necessario anche sapere come sfruttarla al meglio. Per questo bisogna istruire i dipendenti riguardo i sistemi di sicurezza dell’azienda.
Uno dei consigli maggiori è quello di utilizzare fattori di autenticazione diversi e indipendenti gli uni dagli altri, come una password che si combina con un codice univoco oppure un’identificazione digitale. È fondamentale anche aggiornare di volta in volta i dipendenti in merito ai pericoli del web e al giusto utilizzo di queste tecnologie.
Inoltre, è sempre bene ricordare che software e hardware vanno aggiornati, in modo da rimanere al passo con le ultime tecnologie in termini di sicurezza e avere sempre una buona protezione per la propria azienda.
Implementazione dell’autenticazione a più fattori nella tua azienda
Se si desidera utilizzare e implementare l’autenticazione a più fattori nella propria azienda è necessario ricorrere a tecnologie e protocolli specifici. Ci sono diverse soluzioni online ma è necessario riuscire a bilanciare l’efficienza con la convenienza. Se l’autenticazione a più fattori risulta troppo ostica un’azienda potrebbe essere portata a non volerla utilizzare. L’implementazione di una autenticazione a più fattori inoltre richiede anche la presenza di una valida infrastruttura di sicurezza informatica. Per questo è sempre necessario rivolgersi a degli esperti che possano mettere a punto un buon piano e valutare la strategia migliore per una specifica azienda.
Il team di Bitman è a disposizione per fornire consulenza e provvedere a implementare un’autenticazione a più fattori all’interno della tua azienda.
Il team di Bitman è a disposizione dei propri clienti con professionalità, umanità e puntualità.
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